Gli italiani si stanno estinguendo e questo è un dato di fatto. Basta leggere le statistiche sulla natalità.
Aggiungerei che a livello più o meno inconscio questo è anche dovuto alla totale mancanza di fiducia nel futuro.
Il mantra, in Italia, per combattere l’inesorabile declino economico e culturale, non va oltre la lamentala. Se l’azienda Stato Italia venisse gestita come viene gestita una qualsiasi azienda multinazionale, il management sarebbe stato commissariato da un pezzo.
Il problema fondamentale è che la minoranza che non accetta lo status quo, ha come possibilità, accettare passivamente uno status inaccettabile, o lasciare il Paese.
Nel frattempo, l’inesorabile declino sta anche abbrutendo ciò che ha sempre contraddistinto il nostro Paese: la solarità e il savoir faire, oltre che, addirittura la cucina.
Andiamo in ordine. Molti avranno notato un totale abbrutimento e abbassamento di livello dei servizi. Capita sempre più di frequente essere serviti da personale maleducato, ai limiti dell’aggressività. La culturale dell’imbroglio si sta esasperando. Questo si riflette anche nella qualità dei servizi e della cucina.
In Italia è in corso una irragionevole guerra civile, l’invidia sociale imperversa, chi rispetta le regole viene visto come uno stupido, non c’è rispetto per la proprietà privata altrui, non si può esprimere un’opinione divergente senza essere tacciati di qualsiasi etichetta negativa che tolga immediatamente la libertà di parola.
E come va nel resto d’Europa?
Non va necessariamente sempre meglio – anche se spesso di gran lunga meglio e certe situazioni non potrebbero mai verificarsi a priori -, ma ci sono alcuni punti fondamentali da promuovere o combattere, a seconda del caso, in maniera drastica, se si ha a cuore la sopravvivenza del Paese.
Verranno riportati di seguito alcuni esempi concreti, per rendere l’idea di cosa si intenda per ognuno dei punti.
- Rispetto delle regole. Non solo non c’è, ma la maleducazione sta venendo gradualmente sdoganata, anche nelle cose più banali, come il rispetto di una fila. Anche alla guida: guidare in Italia è più pericoloso che in altri Paesi come la Svizzera o la Germania, perché per l’Italia meno, non rispettare cose banali come la distanza di sicurezza in autostrada, è sintomo di virilità, e non di stupidità. Un esempio comune è il degrado urbano: auto parcheggiate sui marciapiedi, spazzatura a ogni angolo della strada e rifiuti urbani abbandonati ovunque. Purtroppo queste non sono realtà isolate o relative a situazioni di degrado, ma sta diventando la prassi.
- Omertà. Significa girarsi sempre dall’altra parte. In pieno giorno e in pieno centro città, un automobilista ha parcheggiato andando volontariamente a sbattere contro la mia auto (nuova) e l’altra auto, pur di non pagare il parcheggio disponibile sul lato opposto della strada. E nessuna delle persone che ha assistito alla scena ha mosso un dito. Anzi, danneggiare auto nuove e costose è una prassi in Italia.
- Consapevolezza dei propri diritti e doveri. Spesso il cittadino ricorre a conoscenze / raccomandazioni (situazione frequente al Centro Sud) per avere servizi che gli spettano di diritto, innescando così un circolo vizioso di follia, oltre che di inefficienza.
- Rispetto della proprietà privata. Una mia conoscente di Milano, mancando spesso da casa, aveva trovato il suo garage aperto con un’altra automobile parcheggiata all’interno.
- Difficoltà kafkiane per svolgere i servizi più banali, sia a livello pubblico che privato. Mi ero trovata in Italia a dover sostituire l’olio del cambio automatico della mia auto. La società di leasing mi aveva dato due opzioni: trovare un centro Mini che lavorasse con loro oppure anticipare il costo e richiedere un successivo rimborso. È stata un’impresa kafkiana, lunghissima e difficilissima. Inoltre mi è stato impossibile richiedere un servizio online o telefonicamente, nonostante il servizio di assistenza più vicino fosse a oltre trenta minuti di macchina e il primo sopralluogo non abbia portato a alcun servizio aggiuntivo rispetto al semplice richiedere un appuntamento per via telefonica. I detrattori dei servizi online sosterranno che “fare le cose di persona” hai dei vantaggi “umani”: forse un tempo, quando la maleducazione non era la norma. Ecco, brevemente, la mia esperienza: mentre aspettavo da oltre tre ore che il servizio profumatamente pagato venisse effettuato, tutto il personale della concessionaria va a prendere il caffè, offrendolo a tutti, tranne che alla sottoscritta, sebbene non ci fossero stati episodi che avessero potuto suscitare una eventuale antipatia. Poi al momento di pagare – la concessionaria non era stata in grado di mettersi in contatto con l’ufficio italiano della società di leasing -, mi viene detto un prezzo e vengo indirizzata alla segretaria. La segretaria mi chiede di pagare oltre il venti per cento in più. Dato che avevo chiesto un chiarimento, si rivolge con aria piccata all’impiegato, sostenendo che io mi stavo lamentando del prezzo – che sarebbe stato pagato dalla società di leasing – quando invece stavo solo chiedendo spiegazioni sulla improvvisa lievitazione.
- Corruzione a tutti i livelli.
- Considerare normale che i servizi non funzionino o abbiano un livello inaccettabile: strade piene di buche, tempi inaccettabili per un esame medico, code di ore in posta, eccetera.
- Estendere a livello culturale l’età adulta, per non affrontare il problema della mancanza di lavoro per professioni diverse da quelle scientifiche. La giovinezza è una questione mentale, ma l’età adulta inizia prima dei trent’anni, sebbene sia meglio che gli italiani non se rendano conto, per il mantenimento dello status quo politico.
- Dare importanza ai valori morali, senza i quali qualsiasi società, a lungo termine, si estingue.
- Problema della giustizia: in Italia andare in causa è complesso e lunghissimo. Questo spesso determina il diffondersi dell’ingiustizia e del sopruso. Agli italiani che sostengono che i cattivi imprenditori investono in Nord Europa invece che in Italia, bisogna chiedere come mai un imprenditore dovrebbe investire un Paese dove le tasse sono alte e la giustizia è lenta e macchinosa.
- Trend che va verso la mancanza di stile. Gli uomini italiani erano sinonimo di stile e di savoir faire. Mentre in Paesi come la Germania, ho visto comportamenti rispettosi educati e di stile, in Italia, ho visto molti episodi di abbrutimento. A Pasquetta, dopo la gita fuori porta di rito, ci raggiunge il fidanzato della mia conoscente. Mi ritrovo a cena con lei e lui in un ristorante vuoto e ho la pessima idea di non andarmene per educazione e perché do valore all’amicizia. Al momento del conto, l’uomo paga per la fidanzata e io devo pagare la mia parte, dopo che avevo scarrozzato la fidanzata in giro tutto il giorno. Codesto fidanzato, che aveva passato gran parte della cena al cellulare, non aveva assolutamente problemi economici che avrebbero giustificato un gesto del genere.
Alcuni di questi aspetti si ritrovano benissimo anche nel resto del mondo, ma, a partire dell’era Covid, l’Italia è stato il Paese pilota per molte situazioni distopiche.
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