Il totale irrazionalismo che caratterizza i nostri tempi ci porta alla inevitabile riflessione sull’importanza del potere e della sovranità personale. Il potere viene fra l’altro guardato a distanza come qualcosa di negativo, che interessi solo ai megalomani, e che non abbia alcun impatto con le nostre vite.
Purtroppo non è così e l’Europa sta vivendo una gravissima crisi democratica, che molte persone si ostinano a non voler vedere.
Gli intellettuali oggi sono silenziati dai grandi canali di comunicazioni in maniere diverse. Il compito di un intellettuale è identificare quali sono gli aspetti della società e della vita che non funzionano più e andrebbero migliorati.
Siamo nell’era del pensiero unico domnante per cui, ogni persona che esprima un dissenso è tacciata di complottismo e qualsiasi miglioramento nella nostra società è ostacolato.
D’altro canto, a livello sociale, si osserva un’umanità sempre più isolata, disumanizzata e anche maleducata. Che invece di guardare alle cause dei propri problemi, vede l’essere umano della porta accanto come il soggetto su cui sfogare la propria frustrazione. Un’umanità così isolata preclude il progresso, dato che in esso è insita la socialità. L’isolamento è determinato anche dalla paura di ritorsioni professionali e sociali in quanto, chi ragiona e si pone delle domande, oggi è considerato un mentecatto o un “complottista”. Per la nascita del termine rimando al mio articolo:
Cosa Leggere nel 2022 – se non l’avete ancora fatto – e Perché – AlessandraUp
Aver delegato il potere e aver accettato comportamenti non etici sulle questioni fondamentali, significa ritrovarsi nella situazione in cui siamo oggi, che vede in atto gravi limitazioni alle libertà personale e ai principi del diritto universale senza “fair grounds” dal punto di vista scientifico. Significa non avere risposta a domande su misure illogiche e senza senso in quanto tacciati di complottismo o di ignoranza. Mi chiedo inoltre come mai, in presenza di “fair grounds” scientifici, invece di procedere con un obbligo vaccinale legale, si vada avanti col ricatto? Ma cosa sta insegnando uno Stato che si comporta in questo modo?
Si dovrebbe anche riflettere molto sulla libertà dei mezzi di informazione e sulla capacità concreta dei cittadini di incidere concretamente sulla realtà politica, che manca del tutto. Fare polemiche su un social network non serve a molto. Anzi, se la polemica non porta ad alcuna azione, tanto vale concentrarsi sulla propria crescita personale e lasciare da parte gli affari di Stato. Perché significherebbe nutrirsi solo di negatività.
Facciamo qualche esempio concreto sul Lussemburgo dove vivo. L’Italia al momento, lasciamola da parte, dato che più che una Repubblica, sembra il Far West, uno Stato in cui si rapinano le diligenze e la Costituzione non esiste più. Ma ricordiamo anche che in Italia ormai è ufficialmente accettata e sdoganata l’idea che un politico o in generale un rappresentante del potere, possa essere una persona dall’etica totalmente discutibile.
Come possono esistere dei leader degni di questo nome se non si dà valore al coraggio, all’etica e all’intelligenza? Aggiungerei anche l’educazione, che ormai sembra un concetto passato di moda.
In Lussemburgo, lo Stato, con un preavviso di poche ore, ha vietato l’accesso a tutte le attività sociali ai non vaccinati. I vaccinati con due dosi sono soggetti a test antigenico rapido.
Ma seguiamo l’evoluzione nel tempo. In precedenza, dopo aver pagato ogni mese circa il quaranta per cento di tasse allo Stato, a un non vaccinato bastava un test rapido fatto sul posto e, magari, con il kit portato da casa, per poter accedere alle attività sociali. Ad esempio al cinema, prima il test era gratuito, dopo iniziò ad essere richiesto un contrbuto di pochi euro, che veniva rimborsato con un buono da spendere al bar del cinema. Poi, dato che queste misure erano libertarie, si introdusse in tutte le attività l’obbligo di test certificato, in sostanza una tassa da venticinque euro al giorno. C’è un centro pubblico che offre test rapidi a cinque euro ma, sostanzialmente, in un una fascia di orario per cui resta accessibile solo ai pensionati residenti a Lussemburgo centro. In questo modo, soprattutto alla luce della inefficacia del pass vaccinale, più che gli interessi dei cittadini, si facevano quelli di Netflix.
Dal quindici gennaio è stato anche introdotto l’obbligo di test negativo sul lavoro, che equivale a una tassa considerevole che grava sullo stipendio.
Come è possibile fidarsi di una campagna basata su metodi surrettizi di stampo poco etico?
Le eccellenze mediche a Lussemburgo sono come il mostro di Lochness e sovente per un problema particolare, nel senso di poco comune, bisogna rivolgersi all’estero ni Paesi confinanti come Germania e Francia.
Il costo delle visite mediche va anticipato e poi sarà parzialmente rimborsato. Anche per le urgenze al pronto soccorso.
Ho ricevuto una fattura di circa cinquecento euro per una TAC che mi era stata prescritta al pronto soccorso a seguito di un trauma cranico.
Se ho bisogno di una pomata antibiotica devo andare dal medico di famiglia e pagare oltre quaranta euro per la ricetta perché, mentre per i vaccini si fa una campagna pubblicitaria pazzesca, per un farmaco innocuo prescrittomi da un luminare tedesco a tempo indefinito – al bisogno -, la ricetta va sempre rinnovata.
Molte prestazioni dentistiche essenziali non sono rimborsate.
Le fatture mediche contengono codici strani e poco trasparenti per il consumatore (il cittadino).
Perché il vaccino sembra essere l’unica delle questioni sanitarie di interesse nazionale?
Come si esce da questa situazione? Promuovendo, partendo da noi stessi, un comportamento che rispetti i valori principali dell’essere umano.
Si potrebbe partire da problemi in apparenza poco rilevanti.
Avete notato che, ancora di più con lo smart working, molte persone si sentono autorizzate a non rispondere alle email di lavoro e a non collaborare, a meno che, le richieste non arrivino da superiori. Perché non si riparte, col supporto delle risorse umane, a fare delle verifiche di buona educazione nelle aziende?
Come questo, si potrebbero fare innumerevoli altri esempi. Ma promuovere l’intelligenza e l’umanità, in questi tempi oscuri è doveroso per il futuro dell’umanità stessa.
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