Il caso dell’Ospedale San Giovanni di Roma

Continuano le contraddizioni ai tempi del Covid che mettono sempre più a irreversibile repentaglio la credibilità dei nostri governanti e di quello dell’Unione Europea.

È noto che uno dei problemi principali del Covid 19 è la mancanza di posti letto negli ospedali, i cui fondi sono stati ridotti in maniera drastica anni fa a causa del non eletto governo Monti. In questo contesto di emergenza sanitaria, l’Ospedale San Giovanni di Roma, ha deciso di non rinnovere il contratto a tempo determinato di tutti i medici, di tutti i dipartimenti. Questa decisione è un evento storico, tenendo conto che i professionisti ganno avuto accesso al posto con un regolare concorso.

Un altro aspetto molto squallido di tutta la faccenda è che, a detta di molti professionisti, i medici non hanno avuto la possibilità di confrontarsi col dirigente medico che ha preso la storica decisione, che ha rifiutato qualsiasi confronto. I professionisti sono stati informati con una semplice mail e gli è stato negato qualsiasi confronto.

I quesiti banali, che nessuno sempre porsi, sono molteplici:

  1. Perché magari si danno mega bonus a “dirigenti” in funzione del nuovo bilancio e poi si spinge la popolazione alla vaccinazione tagliando i costi della sanità?
  2. Una delle attività principali di un dirigente è saper gestire le persone. Rifiutare un confronto con le persone a cui si decide di non rinnovare il contratto può mai essere una buona scelta manageriale?
  3. Uno stato democratico può tollerare scelte che vadano contro l’interesse dei cittadini?

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